LAGHETTO: A CRITICAL BIOGRAPHY
(Pesba) Da tempo Cespe
(futuro chitarrista fracassato dei Laghetto) aveva deciso di camminare per strada
per guardare cosa faceva la gente. Già. Cosa fa la gente? Entró
in un parco, lo stesso parco in cui alla tenera età di otto anni aveva
chiesto l'elemosina per comprarsi un gemello. Passeggiando solo con la sua chitarra
ebbe la sventura di incontrare Gurio, noto freddolone milanese, accovacciato sotto
ad un insolito ammasso di cartoni. Cespe era commosso. Si. Cespe era commosso.
La Verità giungeva fulminea. Aveva capito tutto. Questa l'immagine contemporanea
del mondo, un'istantanea di miseria e terribile indigenza. "L'avete voluto
voi il libero mercato !" inizió a ripeter con voce sempre piú
cavernosa e grottesca, "L'avete voluto voi il libero mercato !" Le agghiaccianti
grida dell'uomo dalle sei corde svegliarono il povero Gurio. Questi non aveva
voluto, no : non aveva mai desiderato queste due cose : un repentino risveglio
ed un pianeta sotto il dominio di Lussuria e Pastella, le due implacabili sorelle
atomiche che da secoli gorvernano il mondo. Eppure a questo punto Gurio non aveva
scelta : inviare trote via fax o costruire celermente una batteria con i cartoni
che fino a quel momento gli avevano servito da giaciglio. Che idea folle : come
si sarebbe potuto costruire uno strumento musicale con della semplice cellulosa?
Ed il pedale? Ed il doppio pedale? Cespe, ripresosi dalla crisi di nervi in cui
era affogato, inizió a recuperare la ragione; in fondo aveva sempre ragione
lui. Stava osservando silenziosamente l'indigente che poco a poco lasciava uscire
dalle sue mani uno strumento meraviglioso. Bastarono poche occhiate ed un grande
gruppo era nato : gli Spertica84. Che gioia ..... e che rivoluzione. Condannati
a morte nel loro quieto vivere, Gurio e Cespe avevano riscoperto l'umanità
nella dolcezza dell'eseguire un brano musicale. Allegro ... no - diremo noi -
un po' meno : allegretto. I due suonarono per ore ed ore musiche perverse fino
all'imbrunire. Cosí, mentre le anime dei due giovani s'intrecciavano
nelle ultime note, apparve da un cespuglio Artemio, l'omino buono. Con questa
iconsueta perifrasi, giú in città, si riferivano a lui. Invece era
un bastardo. Si : un emerito bastardo. Persona di poche parole, allegro ma non
troppo, ogni giorno piú cupo, ogni giorno piú freddo, ogni giorno
piú eterno. Artemio non aveva potuto evitare di compiacersi del tenero
episodio : l'azzuffarsi amoroso di Cespe e Gurio sprofondati nell'idillio della
musica. Cosí decise, senza molto titubare, di approssimarsi ai giovani
in preda all'estasi musicale. Si uní a loro per formare un trio all'erta
e pieno di brio. La triplice intesa fra i musicisti non si lasció aspettare
: i tre ragazzi decisero di formare un gruppo che suonasse per l'eternità,
che lasciasse un segno, che producesse memoria. La Storia - quella con la SS maiuscola
- aveva cambiato per sempre il suo corso "come un fiume impazzito".
Con queste ultime parole i tre decisero di identificare il loro primo disco. L'omino
buono, l'indigente ed il dandy delle sei corde ora erano una cosa sola, formavano
un unicum indissolubile, un fornello su cui bruciare Lussuria e Pastella, con
tutto l'ardore della loro musica. I protagonisti s'erano incontrati : Cespe, Gurio
e Artemio che tutti, non si sa perché, iniziarono a chiamare "Fanghi".
Sembrava che tutto andasse bene ma mancava una cosa importante : il nome della
band. Abbandonare Spertica84 non era cosa facile, dimenticare un'esperienza dolorosa
e cruda, quella del duo. Cespe, amante dei Kiss, aveva ritenuto opportuno che
il nome del complesso fosse "Cardiotrenalip", ma suonava cosí
inglese, cosí lontano dal pubblico, in un certo senso anche fottutamente
snob. Che fare? Gurio s'era inventato l'acrostico "C.h.e.a.s.t.r.a.s.g.u.a.r.a.t.a.c.a.n.d.e.a.b.r.i.d.e.t.o.m.a.r.e."
ma non voleva dare alcuna spiegazione che potesse convincere i compagni. Poco
convinto dalla sciarada, Cespe accolse con un forte entusiasmo la proposta di
Artemio : il gruppo si sarebbe chiamato Laghetto VERSIONE
AVANGUARDIA STORICA: I Laghetto sono un collettivo artistico d'avanguardia
nato negli anni venti al quale per un momento presero parte l'Antongiulio Bragaglia
e Jean Epstein. Stanno insieme dalla gita di quarta, per una serie di motivi:
per convenienza, per prestigio sociale, per vantarsi in centro con gli amici tipo
"questo è il mio bassista", per motivi di vassallaggio e per
motivi che al momento sono sotto analisi da parte di una squadra di dodici psichiatri.
Dopo le prime manifestazioni di theatre off, rigorosamente armati di calzamaglia
e maglione nero a collo alto, i laghetto si fecero promotori di una protesta pacifista
contro la liposuzione del grasso di tricheco e per la liberazione degli spazi
giovani da destinare al laboratorio artistico sperimentale del linguaggio dei
peti tonanti. JDRaudo, Ratigher, Tuono Pettinato e il dr.Steve Frank, questi i
nomi degli individui che si celavano dietro il collettivo. Essi non mai vollero
però essere conosciuti come individui, ma soltanto come una grande anima
che si manifestava attraverso il logos. Adesso, ormai giunti alla fase decadente
della loro vita bohemienne, si dedicano all'autoflagellazione e soprattutto alla
flagellazione degli altrui padiglioni auricolari, attraverso il maledicrapa project.
Questo innovativo progetto si basa su basso, batteria e chitarra, e prevede la
conquista del mondo attraverso l'emissione di suoni percettibili solo da stormi
di pipistrelli che diventreranno così l'armata al servizio dei Laghetto.
VERS.KATIANOVENTA (F.Bernocchi):
Nel lontano anno 2 il mondo fu sconvolto da due abnormi eventi, due nascite
destinate a cambiare il corso della storia: quella di Mike Buongiorno e quella
di Tuono Pettinato. Di Mike Buongiorno ci sembra inutile parlare in questa sede
(anche perché è da poco uscito limprescindibile studio su
Mike scritto da Katia Noventa dal titolo Il singolare caso dellintossicazione
da maionese della televisione Italiana), e quindi parliamo di Tuono. Fin
da giovine il ragazzo riesce a farsi notare e ad estrarre tutte le sue innate
qualità: alla recita di fine anno della terza asilo Tuono, che interpretava
lo scudo di Re Artù di Camelot Re della foresta, para i fendenti del suo
amico/nemico Tony Margotta con estrema facilità. In una scena di massa,
coreografato&nbente dal fallimento, decide di prendere il suo triciclo e di
tornare in Italia e fonda gli 883. Tuono invece, ormai irrimediabilmente distrutto
dal massiccio uso di Chiupa Chiups, decide di rimanere nellisola; il sole,
il mare, lamore per una bella trebbiatrice automatica, lo trasformano in
un altro uomo. Durante questo periodo, durato allincirca 1996 anni, Tuono
non invecchia assolutamente[1], ma al contrario diventa
lo splendido adone che noi tutti abbiamo conosciuto. Katia Noventa però,
che era caduta in amore del nostro al tempo della recita, convince Mastrota ad
andare a recuperare il Pettinato. Tuono non vuole tornare in Italia, ma la trebbiatrice
lo convince dicendo che il suo futuro è li, nella patria dello stracotto.
È un addio definitivo, devastante,che Tuono conosce Ratigher, il più
grande consumatore di latte della zona. Fra i due è subito amore: si uniscono
carnalmente tantissime volte lì subito, poi decidono che non di solo sesso
vivono gli uomini e quindi fondano i Laghetto. La tentazione di Tuono per il mondo
dello spettacolo è evidentemente troppo forte. Dopo aver conquistato decine
di volte il titolo di miglior succhiatore di gomito della scena hard core situazionista
del cremonese, Tuono perisce da lì a poco durante un rapporto con una trebbiatrice.[4]
A noi rimane, oltre allamore per una persona splendida, larduo compito
di interpretare tutti i suoi numerosissimi lavori. Il suo ricordo non si spegnerà
mai nelle nostre memorie, anche se cè chi ha tentato. [1]
Si vocifera che la trebbiatrice fosse in possesso di un tonico dellamore
capace di arrestare linvecchiamento.[2] È
cosa nota che i suoi lavori successivi sono tutti dedicati a lei, la misteriosa
Ildebranda.[3] Lei si fidanzò subito dopo
con Cocuzza
il maoista. Mah
[4] Ancora
il ricordo della Ildebranda. Tuono non si rassegnò mai, e tentava di amare
tutte le trebbiatrici che incontrava. VERSIONE A-TEAM:
alla fine del ventesimo secolo tre reduci dal vietnam, per sfuggire al mandato
di cattura internazionale che pendeva sulle loro zucche, si unirono e celarono
la loro identità sotto il nome fittizio di LAGHETTO. |