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N U M E R O SETTE

12-13 settembre 2008 | xm24 | via fioravanti 24 | bologna
donnabavosa records&comics e XM24 e OndeBastarde presentano la settima edizione del festival hardcore dell'autoproduzione e della controcultura underground D.I.Y. italiana
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ANCORA, PER RIAFFERMARE DI NUOVO COME CI PIACE FARE LE COSE, PER CONFERMARE UN LESS TALK MORE ROCK* GENERICO MA DEDICATO CON FORZA ALLE MANI CHE COSTRUISCONO MODI DI ESSERE, IN OPPOSIZIONE ALLE PAROLE DEL TUTTO E DEL NIENTE. SCHIERARSI, SEMPRE E COMUNQUE, E SBATTERE LA TESTA COME APE CONTRO FINESTRA CHIUSA. TENERE LE ESPERIENZE IN RETE PER NON PERDERSI, PER NON RIMANERE IMPIGLIATI IN QUELLE ALTRE RETI CHE INVECE DANNO L'ILLUSIONE DI UN CONTATTO MA CHE, ALLA FINE, LASCIANO AFFOGARE DA SOLI. QUALCOSA DEVE CAMBIARE QUA INTORNO.

*NON SI FA MUSICA CON LA MUSICA. ATTRAVERSO LA MUSICA SI CERCA DI FARE QUALCOS'ALTRO.


il pippone del 2007: POST- MTV

We started something more than a faded sticker on a skateboard

Questo festival è nato 7 anni fa come prosecuzione naturale dell'energia che la scena DIY Hardcore aveva espresso negli anni 90, un'energia che tentava di convogliare la spinta distruttiva del Punk verso la costruzione a piccoli passi di una nuova sottorealtà. Una Rete di punti luminosi che nascevano autonomamente e che trovavano la conferma della propria esistenza negli altri punti luminosi, fino a creare una tessuto che si autososteneva e si rafforzava con il moltiplicarsi dei suoi nodi, in Italia e successivamente fuori dall'Italia.

Sotto questo lento processo di tessitura di una Rete ci sono idee e visioni del mondo comuni, riguardanti l'approccio al sistema dei consumi e dei bisogni indotti, la critica delle strutture gerarchiche, il tentativo di resistenza quotidiana al sistema di produzione forsennata basata sul lavoro, e non ultima la lotta alla mercificazione della cultura. In quest'ottica, la vita quotidiana è politica. La comunicazione è politica. I mezzi di comunicazione sono mezzi e non fini, le forme di espressione sono forme e non materie.

E' passato quasi un decennio, e sotto i nostri occhi questa realtà è andata modificandosi.
Da un lato, la comunità si è allargata grazie alle immense possibilità che Internet ci ha messo a disposizione.
Dall'altro lato, i contenuti espressi da questa rete sono andati via via sfumando e perdendo definizione, fino a scomparire, in alcuni casi.
Da un lato, la quantità delle voci è aumentata a dismisura in maniera democratica.
Dall'altro lato, la qualità e l'intensità dell'urlo si è affievolito in un brusìo generale. La folla.

L'Anti[MtvDay] è sempre stato un tentativo, riuscito o meno, di ridefinire scopi e metodi, di alzare i toni, di cercare un paradosso consapevole per mettere a fuoco la questione dei contenuti che una scena indipendente DEVE per sua natura esprimere. Senza contenuti di rottura non c'è scena indipendente. E poi LA domanda: indipendente da cosa?

Nel 2007 Bologna già da tempo non è più centro culturale, né mainstream, né underground. Nel 2007 MTV abbandona la città di Bologna come sede del suo festival. L'Anti[MtvDay] perde così il suo divertente aspetto provocatorio culminato l'anno scorso con l'accoglienza di numerosi sfollati dall'Arena Parco Nord per colpa della pioggia inviata dagli dei del metal, e catapultati in una realtà opposta, per molti versi contraddittoria ma ai loro occhi assolutamente nuova.
Nel 2007 quello che chiamavamo "il popolo di MTV" adesso è una generazione intera.
Per un'analisi del "popolo di MTV" è ancora valido I
L PIPPONE degli anni scorsi, ma solo in parte. MTV in questi anni è infatti diventata un rete televisiva generalista, nella quale il ruolo della musica è andato via via diminuendo fino quasi a scomparire, fatta eccezione per i suoi canali satellitari che non possono però essere definiti influenti sulla mentalità di una generazione. MTV si riposiziona nel settore di Rai e Mediaset. I suoi vecchi conduttori sono assunti da Rai e Mediaset. Le sue nuove conduttrici sono veline. MTV è una rete come le altre, dunque non ce ne frega un cazzo.
Per quanto riguarda noi e il nostro discorso, MTV non esiste più, e non ci interessa più (a parte per deridere/insultare gente discutibile le cui facce compaiono su quel canale) ma gli effetti della sua esistenza sono presenti nella realtà e ormai assimilati.

Quello che resta è il Post-MTV, forse a tratti ancora più terrificante dell'era di MTV stessa. Parliamo della nuova generazione di Myspace. Parliamo del neonato consumismo del Punk HC DIY. Parliamo del mischione impastato fra realtà DIY e situazioni "Wannabe Major", parliamo di processioni per inerzia a quel convivio di ipocrisie chiamato Miami. Parliamo della moltiplicazioni di gruppi alla ricerca di trampolini di lancio verso il Nonsisacosa, o forse si sa cosa, è la vecchia volpe e la vecchissima uva, è l'utilizzo dell'Underground come primo passo verso l'Overground, è l'hype usa-e-getta, il tentativo di sentirsi tutti artisti in nuce nell'epoca del precariato globale.
In tutto questo la Rete reale è scomparsa, sostituita dalla rete di amichetti (il cui unico pensiero è grazie per l'add) ridisegnata dai geni di Murdock. I contenuti sono andati in secondo piano. Si ascoltano i gruppi su Myspace (non lo strumento tecnologico, di per sé utile e comodo, è in discussione ma l'utilizzo sociale che se ne fa), massimo 3 pezzi da 3 minuti, compressi, senza testi, senza niente, senza un oggetto in mano di cui nutrirsi per un mese. Non si divora, non si digerisce, ci si limita a masticare e sputare, in alcuni casi a cagare. Il valore dei gruppi spesso è intangibile. L'importante fase della Gavetta è sparita. Ci sono dieci miliardi di gruppi e non si capisce chi cazzo durerà più di una stagione, né chi sia in grado di forare, di spanare, o rifilettare. Siamo tornati nelle tane paghi delle tastiere, e la musica è tornata ad essere musica, ha perso la sua natura di mezzo per raggiungere qualcos'altro, ha smesso di veicolare un idea e una speranza. O magari no.
Rimangono, nella foschia della rete, cittadelle fortificate che ancora tengono in vita la voglia di lottare, a volte con molta buona volontà ma con linguaggi sbagliati o obsoleti, a volte con buoni sistemi comunicativi ma poche forze per agire sulla realtà. Il resto si ricombina, si smonta e si ridisegna come Meccano a velocità impercettibile all'occhio e all'analisi, tentando invano di ricostruire il fossato coi coccodrilli che dovrebbe dividere Underground da Overground

Ma non è una catastrofe. E' solo guardare la battaglia dalla collina, ed essere ancora nano.

Quest'anno il titolo del Festival rimane lo stesso, ma il colpo di coda è un altro. E' il tentativo estremo di un pesce che si dibatte fuori dall'acqua. E' lo sforzo per un reload della linfa vitale di una sottocultura. E' l'introduzione di una speranza di un cambiamento che riattualizzi i contenuti, da sempre veicolati da questo sottobosco, nella realtà degli anni 2010.
E' l'auspicio, un giorno, di poter riaprire la bara e trovarci qualcosa di nuovo.
Di ricette non ce ne sono, c'è solo la volontà di metterci tutti di fronte ad un periodo di grossi mutamenti e alla necessità di non perdere tutto e di non perdersi.
Vogliamo che la breccia continui e non si fermi. Chi ha nuove idee, nuove forme, la forza di spaccare tutto, faccia un passo avanti nella nebbia.

Alla fine è solo un Festival Punk HC, giunto alla sua sesta edizione. Essici per vedere se e cosa vuol dire ancora Punk HC nel 2007. Essici per tastare il polso di una situazione, per vedere ciò che succede, ciò che non succede, ciò che potrebbe succedere.
Tutto si crea, tutto si distrugge, niente si trasforma. Ma l'energia si può trasmettere attraverso lo spazio e attraverso il tempo.
Vado a togliere Also spracht Zarathustra dallo stereo. Non so se mi fa bene.

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i gruppi che hanno suonato all'AMD:

The Death of Anna Karina
Fine Before you Came
Nativist
Settlefish
Laghetto
Sette Note in Nero
Fiftyardsmore
Sumo
Steady Ground
Kafka
The Miles Apart
Altro
Ornaments
Hollywood Perverse
The Infarto Scheisse
Pausa Cena
The Army of Koala
La Crisi
Disquieted By
Suicide Club
Santa Sangre
Violent Breakfast
Gerda
Comrades
La Quiete
Inferno
Uochi Tochi
Erpice
Sprinzi
Arsenico
False Nation
Silbato
Prima della Pioggia
Rosolina Mar
Slowmotion Apocalypse
The Fog in the Shell
Hobophobic
Lady Tornado
Isobel
A Flower Kollapsed
September 10th
Ed
Evolution So Far
SuperLucertolas
Khere
HeadedNowhere
LeTormenta
Antithesis
Hell Demonio
Affranti
I Treni All'Alba
Agatha
La Piovra
Il Sangue
Dead Elephant
Ouzo
Revolution Summer
Rue de Van Gogh
Si non sedes is
Afraid!
X-Mary
Stalker
G.I.Joe
Laghetto
OvO
Raein
Eddie Mondo
Magdalene
Fuzz Orchestra
D.U.N.E.
The End Of Six Thousand Years
BanxThis!
Forest Yell
The Rituals
Morkobot
Rella the Woodcutter
Nei On Impression
(A) Band

 

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